La cultura del non rispettare più la natura,

la capacità di darsi solo in un’avventura.

La mancanza di rispetto per gli anziani,

nessuna cortesia verso gli altri umani.

Solo l’arroganza che lesta avanza,

un dio eliminato ,o  mai affrontato.

L’egoismo cieco che più non permette di guardare il dolore altrui.

Un divismo assassino che scaccia  la condivisione con il vicino,

un ego spietato che pone sempre in competizione.

Se tale è la non cultura, non la voglio , la rifiuto, giacerò dunque  ignorante,

in mezzo ad altri ignoranti in un universo altalenante.

Non dimenticherò la supremazia della natura, le sue meraviglie,

il mare, le onde ,l’odore di iodio,  le sfumature delle conchiglie.

Patrizia Ligabò

Fonte: https://comedonchisciotte.org/tentativi-di-oasi-poetiche/

p.s. questa Bellissima Poesia scritta dall’amica Patrizia vuole riportare al centro la cultura intesa come consapevolezza innanzitutto spirituale prima ancora che materiale e sociale. Negli ultimi 20 anni il sistema vigente politico, economico e soprattutto tecnologico ha portato l’uomo a distaccarsi dall’introspezione interiore, dalla ricerca del sè da mettere in contrapposizione all’ego. Dentro di noi abbiamo il linguaggio per capire e discernere il giusto o lo sbagliato, la verità dalla menzogna. L’ego che si contrappone al sè profondo crea una confusione alimentata dall’esterno attraverso il progresso tecnologico e le piattaforme social. Questo sistema esterno che sta deviando tutti dall’introspezione e dall’ unica verità esistente che si chiama pietà umana e cooperazione umana. Il vicino non è molto vicino, gli anziani non hanno modo di partecipare alla vita perchè impoveriti, impauriti e rinchiusi in casa da una epidemia influenzale.

La vita ha perso il suo valore principale che è il buon senso, quello derivante da una questione morale che và prima discussa internamente e poi tutti insieme cacciando definitivamente l’ego negli inferi, nel basso ventre dove dovrebbe giacere. Invece oggi è ben visibile sulla bocca di tutti, non siamo più NOI a parlare ma il demonio che abbiamo dentro, che ci sussurra di accettare ogni forma di cultura e di verità esterna purchè non sia quella ascolta nel silenzio introspettivo quotidiano in ognuno di noi. Allora se questo ci viene imposto psicologicamente, materialmente e lo accettiamo, lo acconsentiamo: autorizziamo l’ego altrui a prendere il possesso del nostro sè, ucciso e violentato in una società dove la comunicazione è in serio pericolo! Ci costringono ad usare solo i social, a non vederci di persona, questo crea uno stato di freddezza e di facile incomprensione, le emozioni sono travisate e la cultura tende a morire. Se questo è il sistema vigente voglio essere ignorante ma anche complottista, credo ai complotti dell’ego e credo che essi molte volte diventano realtà, come tutti i sogni o gli incubi.

Il pensiero genera la materia e attraverso la materia si possono generare mostri, come il Dio Denaro, quello che oggi ancor più del Virus continua a generare divisione e confusione. Allora l’unica soluzione è dare spazio al sè, farlo crescere con coraggio e costanza, oppure arrenderci alla vera ignoranza.

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AndLeo
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Io sono un uomo libero, quali che siano le regole che mi circondano. Se le trovo tollerabili, le tollero; se le trovo fastidiose, le rompo. Sono libero perché so che io solo sono responsabile di tutto ciò che faccio. (Robert A. Heinlein)

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